Dazi al 15%: in arrivo misure di sostegno per le imprese italiane

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28 Luglio 2025, di Anna Fabi – PMI.it

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen hanno ufficializzato l’intesa sui dazi commerciali al 15%, che coinvolgerà la maggior parte di beni europei esportati, compresi i semiconduttori, automobili (che prima erano tassate al 25%) e i farmaceutici (prima esenti). Per acciaio e alluminio, rispetto all’attuale 50%, sarà istituito un sistema di quote che ridurrà le tariffe.

Concordati poi dazi zero-per-zero su una serie di prodotti strategici come aeromobili e loro componenti, alcuni prodotti chimici, alcuni prodotti generici, componenti per semiconduttori, alcuni prodotti agricoli, risorse naturali e materie prime critiche. Sospesi, invece, i contro-dazi su 93 miliardi di euro sui beni statunitensi, così come le altre possibili contro-misure sui servizi offerti dalle aziende statunitensi in Europa. La UE si impegna inoltre ad effettuare 600 miliardi di dollari di investimenti negli USA e ad acquistare 750 miliardi tra fonti energetiche e armamenti.

Per alcuni un compromesso, per altri una sconfitta: quel che è certo è che si è salvato il salvabile, come spiega von del Leyen nella nota stampa di commento all’intesa, annunciata in Scozia.

L’accordo comporterà ingenti perdite economiche per numerosi settori economici, colpendo duramente anche l’Italia. Su questo, tutti d’accordo. Ma poteva “andare peggio”, e per questo Palazzo Chigi fa buon viso a cattivo gioco pubblicando a sua volta una nota a commento dell’intesa, firmata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dai Vicepresidenti Antonio Tajani e Matteo Salvini.

Il Governo italiano accoglie positivamente la notizia del raggiungimento di un accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sui dazi e le politiche commerciali, che scongiura il rischio di una guerra commerciale in seno all’Occidente, che avrebbe avuto conseguenze imprevedibili.

La soluzione negoziata è un risultato a cui le Istituzioni europee e gli Stati membri, inclusa l’Italia, hanno lavorato con grande impegno e facendo squadra comune, evitando di cadere nella trappola di chi chiedeva di alimentare uno scontro frontale tra le due sponde dell’Atlantico.

L’accordo garantisce stabilità, aspetto fondamentale per i rapporti tra due sistemi economici e imprenditoriali fortemente interconnessi tra loro, come sono quelli dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.

Il Governo giudica sostenibile l’accordo sulla tariffa al 15%, che ricomprende i precedenti dazi. Resta la consapevolezza che i contraccolpi saranno pensanti (l’ISPI stima un impatto sul PIL italiano pari allo 0,2%):

siamo pronti ad attivare misure di sostegno a livello nazionale, ma chiediamo che vengano attivate anche a livello europeo, per quei settori che dovessero risentire particolarmente delle misure tariffarie statunitensi.

“Il Governo italiano” – conclude il comunicato stampa – “continuerà a perseguire l’obiettivo di mantenere salda l’unità dell’Occidente, con la consapevolezza che ogni divisione ci renderebbe tutti più deboli ed esposti alle sfide globali”.